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#38 del 26-09-2000

TXT: Luca Basilico  

Primo Giorno:
Ok, eccovi serviti i componenti della brigata: Luca Basilico, Adi Castegna e Stefano Brancalion... la destinazione dello skate trip è la Sardegna; il motivo è una demo organizzata da una clothing company locale chiamata “Falanx”. Dopo un week end trascorso a Milano in attesa dei pro DVS, il lunedì mattina ci si sveglia aspettando i biglietti... qui comincia il bello: i biglietti.

Erano stati inviati per posta prioritaria il Giovedì prima e ovviamente, trattandosi di poste dello stato nulla ancora si era visto. Dopo una mattinata di inutili smadonnamenti telefonici alle 12:40 si parte alla volta di Malpensa senza biglietti... il check-in chiudeva da li a mezzora. Dopo un allegra chiacchierata con organizzatori e la signorina del desk Meridiana (una figa di pregio notevole), vediamo nell’ acquisto di nuovi biglietti l’ unico possibile sistema per prendere il volo... una strisciatina alla carta di credito e via. Come é ovvio succeda in queste situazioni due secondi dopo aver ricomperato i biglietti suona il telefono e mio padre mi avvisa che cinque minuti via di casa si era fatto vivo il corriere con una simpatica busta della posta prioritaria... Sapete il bello? L’aereo aveva pure un bel quaranta minuti in ritardo, cazzo!

Nell’ attesa in aeroporto Adi Castegna scopre internet e si appiccica ad uno di quei internet access point che Telecom mette a disposizione di chi ha una tessera telefonica... le mete sono le solite... dopo aver visto un tipo con la faccia devastata su www.rotten.com si chiude, comincia l’ imbarco.

Dopo un oretta si sbarca a Cagliari: il clima é un po’ più tiepido e subito ci rendiamo conto che la Sardegna é una terra ricca di gran belle signorine... dopo aver tentato inutilmente un approccio con una sottospecie di Sabrina Ferilli sarda arriva a prenderci Dario, uno degli organizzatori, e ci consegna il mezzo che hanno noleggiato per noi... un furgoncino a nove posti.

Subito ci si dirige al luogo dove si terrà la demo, tale “Maracalagonis” (Adi ci ha messo un ora per pronunciare tutte le lettere del nome del paese).

Il posto é assurdo: in mezzo ad un ambiente stile far-west c’é una pista di pattinaggio con un quarter, un bump to bump e un bank , il tutto condito con un paio di jump ed un flat rail.... se dessero un posto così agli skater viziati che siamo normalmente ci sarebbero solo lamentele, i sardi invece sono troppo fighi skateano tutto e di brutto fregandosene se le strutture sono perfette o meno.

Appena arrivati facciamo una specie di demo... un olletto qui, uno la niente di che... dopo si skatea un po’ con il local che sono tanti e capaci... sono ormai le otto e si decide di smettere di girare attirati dalla quantità industriale di socievoli bellezze latine che ci circondano, il branca che ormai é innamorato non si toglie neanche la maglietta tuttavia... diciamo che una bella doccia fredda non avrebbe fatto male a nessuno di noi... l’evento sembra ridicolo dirlo é massivamente sponsorizzato da Cesare Ragazzi e le tipe più fighe sono proprio quelle allo stand in questione.

Verso le nove cominciano i concerti e la prospettiva di ascoltare un esordiente gruppo “Power Gothic Metal” ci induce a fuggire. Arrivati in furgone ci rendiamo conto che un allegro gruppetto di fantastici Rollerblaber aveva deciso di farsi accompagnare a casa... sti fottuti hanno rotto le palle per quaranta minuti strillando ed intavolando la solita tediosa discussione sulla rivalità tra skateboard e rollerblade... come se se ne dovesse pure dibattere!

Finito lo scuolabus tour ci si ripromette di non caricarli mai più e si va a mangiare... ad una cena abbondante segue l’ arrivo all’ albergo... qui in teoria si doveva svolgere un po’ di quelle attività che fanno ridere ma tutti eravamo troppo stanchi e visto che l'indomani ci aspettava alle 8:30 una session di Wakeboarding... si dorme, a domani...!

Secondo Giorno:
Ci alziamo alle otto e mezza, svegliati da Adi che invade la nostra stanza urlando SVEGLIA! Stufi di sentirlo sbraitare, pigliamo il furgone e andiamo a fare wakeboarding. Per me e Thomas (il ragazzo tedesco con la bmx) è la prima volta, mentre Adi e Luca sono ormai dei pro...

Saliamo sul motoscafo: parte Adi che prova addirittura un mortale (nel senso che tira una facciata da rimanerci); seguo io che riesco a stare in piedi e tiro qualche tronata memorabile; parte Luca ed è tutto ok; parte il crucco ed è un disastro: non riesce a partire e Fabrizio, l’istruttore di wakeboarding, lo fa provare fino a che Thomas non si ritrova con gli avambracci in preda ai crampi.

Salutato Fabrizio, decidiamo di andare a mangiare e Luca, navigato conoscitore della costa cagliaritana, ci porta in un bar sulla spiaggia che descrive come fantastico: il posto ha palme al posto degli ombrelloni e sotto di questi ragazze in topless abbronzatissime... Thomas, non abituato a vedere così tante tette in libertà, da fuori di testa e al posto che mangiare il suo cibo, rischia la vita commentando ogni bel sedere che vede passare davanti ai suoi occhi.

Dopo aver commentato un paio di seni rifatti di troppo, ce ne andiamo a Marala... no, a Maracalogn... no, a Maracalagonis per giudicare il contest dei ragazzi del posto. In un sobborgo di Cagliari avremmo dovuto dare uno strappo al dj dell’ evento, ma nel luogo dell’appuntamento troviamo un orda di rollerbladers (bastardi!!!) che ci invade il furgone...

Thomas ieri aveva adocchiato la hostess più carina dello stand di Cesare Ragazzi e oggi, avendo troppo male alle braccia per fare la sua demo, si dedica all'approccio più sfrenato; ce la farà?

Finita la solfa del contest e delle nostre demo, veniamo invitati a skateare una mini nella casa di campagna di un tipo: lasciamo il crucco in balia della hostess e partiamo alla volta della oscura campagna sarda. Arrivati alla mini, non ci possiamo quasi credere: e veramente fatta bene e, pur non essendo moto alta, è divertentissima. Decidiamo che questa deve essere la nostra vera e propria demo e perciò diamo tutto quello che abbiamo in corpo, lasciando veramente soddisfatti gli skaters locali.

Ore 0.00: ci ricordiamo di andare a riprendere Thomas e durante il viaggio ci immaginiamo improbabili evoluzioni della sua love story con la modella locale. Questo bel pezzo di ragazza lo seguirà in hotel? La risposta è... NO!: arriviamo allo skatepark e troviamo il nostro povero amico solo, sconsolato e arrapato in modo allucinante; povero tedeschino, pigliato per il culo per due giorni e abbandonato sul più bello...

Per aggiungere il danno alla beffa, ci approcciano due bionde ventenni che, usando me come interprete, tentano di dire che una di loro si è innamorata proprio di Thomas: lui, in inglese, la invita in hotel e lei, non capendoci un cazzo, pensa che lui l’abbia insultata. Le spiego che non è così e le mandiamo a cagare, chiudendo in questo modo la nostra seconda giornata nella terra della birra Ichnusa, del pecorino e del mare più cristallino d’Italia.
Buona notte Thomas.

Terzo Giorno:
Le vicende del terzo giorno prendono l'avvio alle 11:00, una bella dormita ci stava veramente bene dopo una giornata bella spessa come quella prima. Un rapido giro di telefonate con alcuni local e si fissa il puntello per le tre e mezza...

Si mangia con Adi, Thomas e Branka a casa di uno degli organizzatori, Thomas è un po' malinconico mi sa che proprio ci aveva creduto alla scopata del giorno prima. Quasi puntuali ci proiettiamo al Poetto, uno spot niente male pieno zeppo di panchine in marmo, arrivati allo spot ci troviamo Alessandro Solinas e Gigi, i due ci dicono che il tipo dello Yatch Club, sito li accanto, li aveva appena scacciati... decidiamo perciò di fare visita ad uno degli street spot storici della città il pistino.

Non appena arrivi riconosco alcuni degli spot portati agli onori della cronaca dai vecchi video Graw, in pratica lo spot stà in una pista di pattinaggio ovale con due paraboliche all'estremità, tutto intorno si possono skatare gradini e gap di varie dimensioni; unico neo della situazione è la ruvidezza del terreno al di fuori dell'ovale.

Al pistino incontriamo altri local ed è subito session, subito capiamo che è Alessandro a spaccare di piè, con naturalezza si spara dei bei gapponi in melon insieme ad altre manovre sul tecnico andante. Io Adi e il Branca attirati dalle paraboliche e dalla liscezza della pista ci lasciamo andare a piacevolissime flatground sessions. Tra un trick e un altro guardiamo l'orologio e ci rendiamo conto di essere ben in ritardo per la demo.

Mentre riceviamo un paio di telefonate di Dario (uno degli organizzatori) sull'incazzaticcio andante, schizziamo a duecento all'ora verso Maracalagonis, per una volta senza gli "Screaming Rollerbladers" tra i maroni.

Arrivati al centro sportivo ci troviamo dinnanzi al solito pubblico non poi così folto, nel giro di cinque minuti prendiamo posto sulle sedie della giuria e cominciano le finali cat. A e B.

Le strutture non sono proprio il massimo della vita ma comunque i local più bravi della cat. A mettono li delle manovre niente male; qualcuno lascia trasparire dal suo stile una chiara derivazione dal surf da onda, altri dimostrano di non essere skater dell'ultima ora e sfoderando tra le altre cose chicce degne dei tempi del Sard'Ollie.

Il contest della categoria A è stato vinto da "Carlo Usai" secondo "Luca Lai" terzo "Antonio Bruno".

Finita la gara facciamo una demo ma la voglia sinceramente non è tanta e fortunatamente l'agonia non dura poi molto, presto si ritorna a skateare tutti assieme ed è meglio così, le cose vengono meglio e si può provare di più!

Con l'arrivo del buio si avvicina per noi il momennto di ritornare a casa, si salutano gli amici, si baciano le amiche e si salta sul furgone....siamo in ritardo e Dario guida come un pazzo ma alla fine ce la si fà.

Vi Scrivo quest'articolo alla 01:47 am di giovedì dal salotto di casa mia Adi sta guardando programmi erotici alla TV ed io ho la morte addosso dal momento che domattina dovrò tornare in un fottutissimo laboratorio universitario...

Che dire, la Sardegna è una figata, gli skater sono tanti giovani e vecchi, se ne sbattono dei trend e skateno appalla come dovrebbero fare più skater dalle nostre parti . Un altro viaggio è andato, tante botte, tanto sudore e sopratutto tanti nuovi amici... è una figata essere uno skateboarder ogni volta che ti muovi, la tua famiglia si allarga... ciao e alla prossima!

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