Report Eventi  Do It Yourself  Photo Session  Skate Route  Spot Check  Random Talk  Intervista 

#49 del 17-06-2000

TXT: Gros  

val1Ebbene con Mike Vallely apriamo questa nuova sezione intitolata "Interviste".
 
Questa prima è stata scritta da Gros che ha inseguito il Tour Demo Etnies e a Padova ne ha approfittato per rubargli anche due considerazioni su cosa non va nella scena Skate italiana. L'intervista è inoltre condita da alcune foto e video, la qualità è quella che è perché al CS Pedro non c'era un'ottima illuminazione per le riprese.
 
Bene, basta parlare e continuate a leggere.
 
SKATEMAP: Sei stato in italia dieci anni fà, ti ricordi?
MIKE VALLELY: Certo che mi ricordo.

SM: E cosa ti ricordi di quel tour?
MV: Guidate come matti, siete tutti dei Mario Andretti. A parte quello mi ricordo che siamo venuti giù, penso che quello sia stato più o meno il primo pro tour; Mi ricordo un sacco di entusiasmo e un sacco di gente presa bene dallo skateboard, invece ora sento solo brutte cose, sento gli skaters italiani dire brutte cose sulla scena skate in Italia, non sono molto fieri della loro scena, robe così. E non ho mai capito il perché, quando siamo venuti avevamo fatto un buon lavoro, c'era molta partecipazione, l'energia era molto buona. Non ho mai capito cos'é successo. Ma penso che voi siate un pò così, a voi piace buttare merda...
 
SM: Siamo Italiani, e ci piace parlare, e anche a buttar merda in giro... 
MV: Voi avete un sacco di cose che vanno qui, dovreste essere fieri della vostra scena skate!

SM: Mi ricordo quando siete venuti, un sacco di skaters vi prendevano da esempio, facevano i vostri trix, si vestivano come voi, usavano le vostre tavole...
MV: Si, mi ricordo, e mi ricordo una volta, non mi ricordo più la città, dovevamo fare una demo in un posto ma é stato chiuso perché c'era troppa gente, forse per i permessi, o roba così. Siamo tornati a mezzanotte, abbiamo tirato fuori le rampe e ci siamo fatti una session notturna con gli skaters. E' stato bellissimo, era... vero! Niente roba tipo le rock star sono qui, é stata una vera connessione con gli skaters... quella roba é stata bella.
 
SM: E poi la scena é scesa, come un pò dappertutto, la gente mollava, ma ora stà tornando e stà tornando forte in Europa e anche in Italia.
MV: E' un ottima cosa, ma la questione é: Stà crescendo per la motivazione giusta? Gli skater lo fanno per la motivazione giusta? Non é solo per una storia di competizioni, viaggi, soldi e sponsorizzazioni, ma é anche una storia di spirito di individualità, fare crescere se stessi, avere il vero spirito dello skater. Fare si che le cose succedano, creare qualcosa dal nulla, questo é lo skate per me... guarda, c'é una rampa, é lì, e qualcuno l'ha costruita... é qualcosa!

val2SM: Ora la storia é un pò diversa, é anche molto da atleti, non é che a me interessi molto ma c'é anche chi la prende così, tu cosa ne pensi?
MV: Io penso che c'é molta gente che stà diventando super competitiva, da un contest all'altro, pensando alle medaglie d'oro, o roba del genere, mettono l'energia nel posto sbagliato, e se non ottengono queste cose la gente se ne va, mollano perché non lo facevano per la giusta ragione, esprimere se stessi, creare qualcosa anche su un gradino o in un parcheggio vuoto. Io sono cresciuto e diventato professionista quando non c'era niente da skateare. Io e i miei amici skateavamo dappertutto, sui muri, nei parchi, io c'ero quando lo street skate c'era da cinque anni, creavamo cose dal nulla, e questa è una mentalità giusta, ed é quello che gli skater di oggi dovrebbero avere. Non é una storia, di arrivare al limite, avere lo stile più bello, ma si tratta di uscire nella città e trovare qualcosa, trovare te stesso e i tuoi amici, qualcosa di vero!

SM: Questa é molto la tua storia, stò pensando al tuo stile (che mi piace molto), non voglio chiamarlo old school, ma é diverso, originale, fai robe che gli altri non fanno.
MV: Si, mi capita spesso, i ragazzini arrivano da me e dicono: "Hey Mike, tu sei il mio skater preferito... per la old school". Non penso così, non mi importa realmente, o meglio, la mentalità old school quella si. Penso che il mio skating sia... genuino.
 
SM: Io penso che la new school e la old school non esistano, é solo il modo di affrontare le cose...
MV: Penso che la new school e i ragazzini new school e i trix new school, arrivano da ovunque, non c'é anima lì, è una roba tipo, "ehi guardami, questo è quello che sò fare, questa é la mia abilità atletica , la mai abilità nel controllare la tavola". Per me lo skate é 99% anima, 99% passione. Io non vedo molto di questo nella new school, ma non importa, é una roba mia, sono così.
 
val3SM: Ti ho visto in un vecchio video, giocare a hokey. Pensi che fare altri sport sia utile per lo skating?
MV: Tanti pensano che se fanno skate non possono fare nient'altro, io sono uno di quegli skater che non fanno altri sport di tavola, non faccio snowboard, non mi interessa il surf, non ho bisogno di fare robe pericolose tipo bunje jumpig o buttarmi col paracadute da un aereo, però penso che sia una cazzata limitare se stessi. Non c'é nulla paragonabile allo skate, ma mi piace fare altre cose, robe aggressive, e l'hokey é abbastanza aggressivo, é da un bel pò che non gioco, ma é una roba che farò per il resto della mia vita. Ho giocato a hokey con persone di 40, 50 e 60 anni. E' uno sport che giovani e meno giovani possono fare assieme e divertirsi. E' un modo di fare che rispetto, e che mi piace molto, spegnere la televisione, uscire di casa e fare qualcosa. Qualcosa che ti piace.
 
SM: Vuoi dire un ultima cosa agli skater?
MV: Skateate per divertirvi, per esprimere la vostra energia e il vostro modo di essere. Grazie.

SM: Grazie.

Guarda i video

Commenti da facebook

 

 


Top

Random Spot:

Reload Random Spot RandomSpot: provincia