Habitat Mosaic

Prodotto da: n/a Data di pubblicazione: 01.01.1970 Durata: n/a

In quest’ultimo periodo mi passano davanti tantissimi trailer e video completi, in essi vedo tante menate, esaltazioni varie, troppi fronzoli e sapete cosa vi dico “a me non interessa proprio sono uno skateboarder e quello che voglio è skateboarding e nient’altro”;
nel video di habitat MOSAIC il punto è azzeccato in pieno, qui troverete 40 minuti di puro skateboaring, con qualche tocco artistico pregevole, che non andrà a trasformare in pomposo il video ma lo renderà ancora più gradevole alla visione non dimenticando il team è di tutto rispetto.
Il video parte con un'intro diversa dal solito, che taglia dalla classica ”caduta-cazzata-trick chiuso”.
Composta da una serie di immagini a colori sgargianti ed in bianco e nero che ci presentano il team (da notare le animazioni con i nomi utilizzate al meglio).
Ci ritroviamo in una cartina che ci trasporta fino a Miami, luogo dove possiamo udire la musica di sottofondo anni 70-80, essa ci accompagnerà per tutto il video e devo dire almeno per me questa scelta è ottima per via di ritmi orecchiabili, che non stancano;
ad attenderci troviamo Danny Renaud che è dotato di un ottimo pop e tira fuori anche dei nollieflip trick belli pesi, mettiamoci poi che skatea rail anche con una certa sicurezza, la sua parte scivola via davvero bene grazie anche all’ottima canzone che lo accompagna.
Dopo di che una serie di immagini veloci ci presentano Tim 'O Connor il quale condivide la sua videopart con Brian Wenning (di solito non apprezzo le parti in doppio ma qui le immagini sono miscelate davvero bene). Abbastanza tecnico Tim, ha una certa leggerezza con manual trick davvero perfetti e flip nei bank davvero tirati (guardate l’ultimo suo trick davvero pochi credo che tenterebbero), mentre Brian va veramente veloce ma non perde di precisione mettendo anche qualche buon passamano nella sua parte… segue Fred Gall: lui mi piace un sacco per i suoi numerosi wallride tirati e veloci che compongono il suo skateing, mettiamoci pure che se la cava in bowl e mette transfert qui e là ottima parte come consistenza.
Arriviamo a Rob Pluhowski, dal cognome difficile ma dai flip chiusi senza difficoltà…se volete imparare i flip e i manual guardatelo, l’unica pecca è che sbraccia troppo.
Proseguiamo verso sud e incontriamo Ed Selego buon masticatore di passamani che ci riscalda per un capo nello skateboarding a Philadelphia: Kerry Getz. Uomo davvero poliedrico, mi piacciono soprattutto le session nella sua parte e la sua capacità di chiudere un trick in flat e trasportalo su un gap con la stessa precisione e mettiamo pure molta velocità in tutte le manovre, qui si ha un esempio di pro nello skateboarding.
Si passa ad una parte dedicata all’Alien workshop che stacca un po’ dal video principale ma non di certo di meno spessore artistico. Troviamo Anthony Van Engelen che va bello veloce, un po’ di trick di Danny Way in rampa c’introducono al nuovo membro del team Ted de Gros, si merita davvero un posto nel gruppo grazie alla grande consistenza tecnica (guardate come esce dai vari grind e slide).
Altra parte in doppio per Heath Kirchart e Steve Berra re incontrastati di scalinate e passamani però fatte con stile e non in modo grezzo.
Segue una piccola gag e poi troviamo Jason Dill che non ha perso la sindrome di Peter Pan e si diverte un mondo: con la sua tavoletta tutte session e pochissimi trick singoli, questo rende la sua parte molto gradevole e dopo averlo lasciato troviamo un ragazzo che è sulla bocca di tutti:
Anthony Pappalardo chiude la parte dedicata all’Alien, ma lo fa al meglio con il pop eccezionale che lo contraddistingue sia normal che in switch i ledge e le scalinate non gli fanno paura, ad un certo punto cade male, ma poi ci lascia 3 trick allucinanti (il backside 50-50 è mortale).
Siamo quasi alla fine ma il video non è calato di tono e ci riserva gli assi nella manica dell'Habitat. Verso ovest troviamo Stefan Janoski l’uomo sonnambulo, come lo definisco io basta guardare il suo stile particolare nel fare ogni singola manovra, sembra proprio che non si affatichi per niente. Molti flip nella sua parte, grind belli lunghi ed un trick da citare è il backtail sgeppato sulla collinetta.
Per chiudere in bellezza Danny Garcia accompagnato da una musica decisamente onirica, una potenza innata lo contraddistingue nollie altissimi e passamani davvero sottili skateati con tecnica e coraggio.
Il video si chiude con i classici saluti e ringraziamenti.
Per concludere credo sia bene evidenziare che il video è diretto magistralmente, gli stacchi da uno skater all’altro sono fatti molto bene, molte immagini in bianco e nero in tutto il video vengono sfruttate, ed espressioni facciali catturate dal filmer messe in modo raffinato qui e là. Scelta musicale di tutto rispetto (sono andati a pescare band australiane semi-sconosciute)... insomma non trovo proprio alcuna pecca in questo video…gustatelo a pieno, come fosse l’ultima cena.

Recensione by Marcocmo

Commenti ( 4 ) | Perm.Link | Top


Commenti

#1 Scritto da: danicore   Titolo: spacca  [02.07.2006]
il meglio video, non ce nè!
#2 Scritto da: berrywylde   Titolo: shit  [01.09.2006]
#3 Scritto da: berrywylde   Titolo:   [01.09.2006]
"qui troverete 40 minuti di puro skateboaring, con qualche tocco artistico pregevole"....nulla è pregevole in questo video che è addirittura noioso.
#4 Scritto da: Fabio Liguori   Titolo: tu stai al video  [17.09.2006]
come cicciolina alla comunione.
nun ce capisci ncazzo

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