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#85 del 15-04-2009

TXT: Albo - Intro: Mattia Turco   PICS: Osde - Cover: Pol   LongLens: Cristian -Osde- Benzoni

Per me Osde è più di un amico.
E' come il fratello maggiore che non ho mai avuto.  E' una persona su cui puoi contare veramente.
Quando mi è stato chiesto di scrvere due righe su cosa Osde rappresentasse per me ho pensato che, dopo intervista e varie foto fatte con lui (oltre l'ospitalità che ha sempre avuto nei miei confronti in tutti questi anni), sarei finalmente riuscito a ringraziarlo del tempo, della generosità e della pazienza dimostrata verso questo maledetto skater che gli riempiva il corridoio, cucina e camera da letto di calzini sporchi, magliette sudate e tavole rotte. Se non lo conoscete, dovreste conoscerlo, per capire che con un po' più di persone del genere il mondo sarebbe sicuramente un posto migliore in cui vivere. Bella di ciuffo!

Mattia Turco


 Bella Osde, visto che solitamente sei tu a raccontare gli altri da dietro l'obiettivo,  raccontaci un po' chi sei, da dove vieni e  cosa fai. Ma soprattutto, perchè "Osde" ?
Sapevo che prima o poi quest'ultima domanda mi sarebbe stata posta pubblicamente, vediamo quindi di accontentare tutti. Il soprannome Osde risale ai tempi del primo anno del liceo, mi pare nel 1990: un giorno io e il mio compagno di banco abbiamo attaccato un microfono allo stereo e ci siam messi a fare gli scemi, da un "on the mic" pronunciato male ne è uscito un "osdemaic" che, abbreviato, ha dato vita ad Osde, contenti?

Nella vita formale mi chiamano Cristian Benzoni, attualmente ho 32 anni e vivo a Milano da 6, dopo averne trascorsi 26 in Brianza, a Cantù (CO) per l'esattezza. Mi guadagno da vivere lavorando come grafico pubblicitario e faccio foto per piacere, non ho mai voluto fare della fotografia il mio business, ho sempre preferito tenermela come passatempo, senza alcun vincolo nè costrizione, scatto foto solo quando mi va, mi piacerebbe farne di più ma non sempre riesco a trovare il tempo.


Come ti sei avvicinato allo skateboard?
Il mio primo approccio alla tavola da skateboard risale alla metà degli anni'80, quando acquistai la classica tavola della Gioca in cartoleria, ebbe breve vita e fu sostituita da una Santa Cruz ben più professionale, quella durò decisamente di più, anzi, dovrebbe ancora esistere in cantina di qualche amico, fu il sottoscritto a stancarsi dopo poco, vuoi che in quel perido ero praticamente da solo a skateare, vuoi che la mia natura da sedentario (sì, sin da piccolo!) la fece da padrone.


Marco Lambertucci - Fs NoseBlunt slide - Ph. Osde
[1] Marco Lambertucci - Fs Noseblunt, 2005 Barcellona


Ho sempre sentito un sacco di gente sostenere che per immortalare lo skateboard occorra essere o essere stati skateboarders e che solo così si possa conoscere a fondo come fotografare e rendere al meglio un trick. Immagino che tu non la pensi così.
In teoria dovrebbe funzionare così, ma a quanto pare, vista la mia esperienza, è un principio cofutabile.
Ti posso dire che mi è bastata una conoscenza solo teorica dei tricks per sapere cosa, come e quando scattare. Allo stesso tempo bisogna conoscere la fotografia, tecniche e materiali, per poter scattare come si deve.

Entrambi gli aspetti comunque necessitano di apprendimento, dedizione ed esperienza. Le due cose sono complementari, non basta esser fotografi per esaltare un trick, non basta un trickone per fare bella una foto (anche se è quest'ultimo il metro di giudizio di molti skater).


Chi ti ispira di più come skateboarder ?
Non essendo mai stato un vero e proprio skater praticante non ho mai avuto miti a cui ispirarmi, diciamo che preferisco gli skaters per la loro attitudine piuttosto che per le singole manovre, posso citarti nomi come Reynolds, Cardiel o Dustin Dollin.

Traslando il discorso in terra italica nomino tre amici: Mattia, Davide e Matteo, che stanno rispettivamente per Turco, Cattaneo e Di Nisio, tre talenti naturali da prendere a schiaffi ogni volta che scendono dalla tavola.


Come hai iniziato a fare foto ?
Correva l'anno 2000 e una serie di coincidenze mi hanno riavvicinato allo skateboard: in quel periodo curavo la grafica di Freestyler Mag, qualche amico aveva ripreso a skateare e ho ereditato la reflex di uno zio, con la quale ho iniziato a fare foto un po' più serie che con la compatta utilizzata solo poche volte da più giovane. In pratica posso dire di aver cominciato a far foto scattando skaters e tricks. Ho fatto la mia gavetta da autodidatta, "studiavo" sulle riviste, leggevo qualche spiegazione tecnica su internet e scattavo, ritiravo i negativi e vedevo un po' che succedeva, dopo un po' di rullini ho fatto vedere le foto al mio primo photo editor, Ale Formenti, grazie a lui, alle sue indicazioni e i suoi consigli ho perfezionato il modo di vedere i tricks attraverso l'obiettivo, invece per l'aspetto più tecnico e legato ad attrezzatura e materiali dovrà sempre rigraziare Andrè Lucat che mi ha sempre dato e continua a darmi preziose dritte.


Davide Cattaneo - Fs Over k-grind - Ph. Osde
[2] Davide Cattaneo - Fs Overkrookie, 2006 Meda (MI)


Chi sono i tuoi riferimenti nella fotografia, anche oltre allo skateboarding?
Come detto prima il mio punto di partenza è stata la fotografia di skate. Le riviste del settore quindi, americane in special modo, sono state la mia bibbia. Mi piacciono tante foto di diversi fotografi, talvolta mi piacciono fotografie dove prevale la tecnica, talvolta quelle più istintive, anche se posso dire di preferire queste ultime.

Mi piacciono le foto di Brian Gaberman, anche se vorrei capire quanto photoshop c'è dietro il contrasto dei suoi colori e la loro saturazione, mi piacciono le foto di Daniel Harold Sturt e di Fred Mortagne. Nell'ultimo paio d'anni è uscito un nuovo e giovane fotografo di nome Matt Price il cui modo di scattare incontra molto i miei gusti.
Per quanto riguarda il panorama italiano, tra le belle foto che si vedono qua e là, quelle di Mirai hanno a mio avviso sempre spiccato tra le pagine delle riviste, magari non tutte di mio gradimento ma con quel qualcosa che le distingue dalle altre.


Giovanni Grazzani - Bs Smith - Ph. Osde
[3] Giovanni Grazzani - Bs Smith grind, 2006 Barcellona


Insomma per te le due parole foto e skateboard sono indissolubili. Non ti interessa nessun altro tipo di fotografia?
No no, non fraintendiamo, mi piace la fotografia in ogni suo aspetto e sfaccettatura, mi piace fotografare di tutto, dai ritratti a ciò che vedo e mi accade intorno, sicuramente, visto i riscontri ottenuti, la fotografia di skateboard è quella a cui mi dedico con più impegno e con più passione e il fatto di poter pubblicare foto sulle riviste è una motivazione in più.


Quali sono i mags che preferisci per linea editoriale, qualità delle foto e contenuti in generale?
Quello che mi piace vedere sfogliando una rivista sono in primis delle belle foto. Se devo scegliere una tra le riviste di skateboard nel panorama mondiale al momento la mie preferenza va a The Skateboard Mag, editorialmente ha poche pecche, contenuti vari e ben costruiti, redazione e collaboratori decisamente validi, sia dal punto di vista fotografico che per quanto riguarda i testi, una bella stampa e tante tante pagine da sfogliare che ne valgono l'acquisto. La cosa che però mi piace poco è l'impaginazione, ma devo dire che pochissime riviste di skateboard incontrano i miei gusti per quanto riguarda la grafica.

Magazine italiani...ho collaborato esclusivamente con 6:00AM, potrei mai preferirne un altra?!


Pellicola o digitale?
Decisamente pellicola. Non riesco a farmi piacere le foto fatte in digitale. Mi son preso una digitale con cui scatto solo le sequenze. Se dovessi ragionare professionalmente vedrei la cosa in un'altra ottica, ma dato che per me è ancora e solo un piacere, che lo sia fino in fondo. Mi piace la grana della pellicola. Mi piace sapere di poter avere una ventina di tipi di pellicola diversi e conoscere le sfaccettature di ognuna, utilizzandole secondo gusto e occorrenza del momento, altro che photoshop e filtri vari, son bravi tutti così! 

Mi piace inoltre la sensazione di ansia ed emozione che precede il momento del ritiro dei negativi dal laboratorio. E' decisamente un'altro modo e per me il migliore di vivere la fotografia.


Daniele Galli - Fs Nosegrind - Ph. Osde
[4] Daniele Galli - Fs Nosegrind, 2004 Lissone (MI)


Canon o Nikon?
Canon, ma poco importa.


Perchè poco importa? sei un ultras hasselbladiano ?
Perchè mi pare che "meglio canon o nikon" sia un una sega mentale, soprattutto ora, nell'epoca del digitale, dove la tecnologia cambia dopo un giorno ed i due marchi si rincorrono. Hasselblad sì, ma anche una serie di altre fotocamere di marche X e Y che danno risultati e soddisfazioni diverse.


E X e Y starebbero per ?
Ricollegandomi a quel che dicevo prima circa i diversi rullini per le differenti situazioni, un'altra delle "belle cose" della fotografia è lo scoprire le differenti macchine fotografiche, conoscerne e sfruttarne le potenzialità, dalla più piccola e plasticosa a quella più professionale: mi piace, prima di uscire di casa, domandarmi: di che tipo di foto ho voglia? La scelta può ricadere su Lomo, Fed, Minox e le altre sorelle di madre Russia, sceglierne una per la particolare vignettatura o un'altra per l'incisione, oppure una classica e indistruttibile compatta, a pellicola o digitale (più facilmente distruttibile), o tirar fuori una Zeiss Ikon di una cinquantina di anni fa, passando per formati più particolari e via via dicendo...cazzo, vorrei una panoramica ma costa troppo! Insomma...col digitale non ci siamo proprio.


Una parentesi  un po' scacciafiga che magari interessa a chi si avvicina alla fotografia di skateboard: che attrezzatura usi per le tue foto ? 
Hasselblad + 80mm + 250mm, Canon Eos 1D + 28-70mm + fisheye, Canon AE1 + 50mm + 28mm, flash Metz 45, Quantum Radio Slave, cavi, cavetti e batterie, ah, l'esposimetro.


Go Skateboarding Day 2008 - Milano - Ph- Osde
[5] Go Skate Day, 2008 Milano


Quando abbiamo messo in piedi questa intervista ti abbiamo chiesto di selezionare le cinque foto a cui sei più legato, per concludere ti va di raccontarci perchè le hai scelte?


[1] Marco Lambertucci - Fs Noseblunt, 2005 Barcellona
Barcellona...quante trasferte legate allo skateboard e quanti ricordi. Questo è uno dei primissimi scatti fatti con la mia Hasselblad. Il passaggio al medio formato ha rappresentato per me un serio salto di qualità, ci si sente molto più professionali con quella camera in mano.

[2] Davide Cattaneo - Fs Overkrookie, 2006 Meda (MI)
Essendo il Dave uno dei miei skater favoriti non potevo non scegliere un suo scatto. All'inizio della mia "carriera" gradivo molto le foto fatte col fisheye, ora invece mi hanno un po stufato. Mi è sempre piaciuto decentrare il soggetto all'interno del fotogramma e in questa foto ho ottenuto il risultato voluto; ciò che inoltre mi piace molto è la resa che ha dato la pellicola più marcia ed economica acquistata in un supermercato

[3]
Giovanni Grazzani - Bs Smith grind, 2006 Barcellona
Gio invece è una delle mie persone preferite. Organizzatore di trasferte memorabili. Non c'è stata occasione trascorsa con lui in cui non mi sia divertito.

[4] Daniele Galli - Fs Nosegrind, 2004 Lissone (MI)
L'intervista al Danny su 6:00AM è stato il mio primo progetto serio e corposo. Tralasciando gli scontati elogi alla sua persona sono contento del materiale che sono riuscito a produrre, in un periodo in cui i mezzi tecnici a mia disposizione non erano molti e nemmeno così sofisticati.

[5] Go Skate Day, 2008 Milano
Il Go skate day a Milano è un'emozione indescrivibile che ho vissuto per la prima volta l'anno scorso, no, tranquilli, non ho skateato nemmeno in quell'occasione. L'assurdità di impossessarsi delle strade, di fermare il traffico rendendo increduli automobilisti e passanti e impotenti i ghisa (polizia municipale milanese).
 

Thanks Osde! (e grazie alla  Pol per la cover)

 

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