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#80 del 20-10-2008

TXT: Albo   PICS: Gio Donadini   Artistuff: Giovanni Donadini

Comunque la si usi, una tavola da skateboard è un forte mezzzo espressivo, ci si piò spostatere per la città, la si può usare per ollare una scala, la si può riciclare per costruire qualcosa, la si può appendere ad un muro ancora nuova, per collezionarla , la si può appendere una volta usata usata affinchè ci richiami tra qualche anno qualche bella giornata o la si può dipingere intagliare ed  illustrare.

Questa nuova serie di frontnews, che inauguriamo con Giovanni Donadini skateboarder e artista veneto autore delle grafiche per Dumb Skateboards, è dedicata a quegli skateboarder che hanno deciso di lasciare un segno anche sotto la tavolatra  a rotelle.

Ciao Gio', grazie per aver inaugurato questa serie di frontnews, presentati un po' a tutti: chi sei, da dove vieni e tutta la solita trafila.

BuonGiorno a tutti, sono il Canedicoda, un giovane poliedrico tuttofare. Spesso bene. Volentieri Male. Vengo dal Nord, tornerò al Sud. Centro della mia attenzione è l’astratto, in Musica e nel Segno.



Guardando un po' quello che fai salta fuori che spazi dala grafica alle illustrazioni, passando per progetti di comunicazione, musica, stampa serigrafica e skateboard.... davvero sacco di roba, riesci anche a dormire ogni tanto?
L’organizzazione non è il mio forte. Mi piace cercare la logica ma anche traspirare gl’istinti. Quindi sì, spesso gran tirate, non c’è settimana che tenga. La Domenica è un giorno come un altro, il Signore ci assiste nel quotidiano. Ecco, quotidiano è una parola che ora mi piace. Qualcosa di nuovo da fare tutti i giorni.
  

Scherzi a parte, tra quelli qui sopraqual'è il mezzo espressivo a cui sei più legato e quale quello in cui riesci meglio ?

Ho il dono del dubbio. Porta male all’animo, finisci per essere sempre in lotta e mi costringe ad essere estremo. Ogni istante ha il suo mezzo marinaio.


E quello con cui vorresti cimentarti?
Batteria e Vela.


Che rapporto hai con la fotografia ?
Analogico.


Prima di iniziare l'intervista ho dato un occhiata a canedicoda.com, che cos'è?
E’ il mio studio. E’ sia un’idea che un posto fisico. E’ il mio laboratorio e Canedicoda è il nome che ho dato al lavoro di grafico, di serigrafo, e in generale di tutto quello che faccio legato al Segno. Negli ultimi anni ho lavorato un sacco sulla stoffa e in particolare su t-shirt. Ne ho disegnate, trasformate, smontate, distrutte, stracciate e ricostruite a migliaia. Sempre tutto a mano. Con la serigrafia puoi riprodurre in serie. Io la sto usando per produrre tirature limitate e pezzi unici. Canedicoda è il mio astratto che diventa realtà.


Guardando le grafiche di Dumb Skateboards (ad eccezzione dei flyer che fa gio -grazzani- da ubriaco e mi manda la sera prima) e più in generale l'immagine della company è palese che escono dalla tua mano. Vuoi parlarci del progetto e del tuo ruolo?
Entro in Dumb Skateboards come grafico. Ho skateato un casino, dai 12 fino ai 25 anni mi è sempre stato uno stimolo per viaggiare, per conoscere e per crescere. Sicuramente è una delle cose piu’ belle che ho avuto nella vita. Lentamente però il mio partecipare al mondo dello skateboard è cambiato. Non sono mai stato un tipico skaters. I gruppi, i generi, le sette non mi sono compatibili. Ho bisogno di aria e anche di solitudine. Skateare era una atto molto personale, se vogliamo di crescita personale. Non so perché ma piano piano mi è passata la voglia, il corpo è diventato piu’ pesante e lavorare nello studio ha assorbito sempre piu’ tempo. E’ giusto che le cose siano naturali. Entrare in Dumb è stato riprendere un percorso. Non è un ditta. E’ quasi impossibile che lo sia. Siamo molto disorganizzati però è naturale così. Dumb non è qui per fare soldi. Dumb c’è perché i ragazzi vogliono skateare e io voglio disegnare quelle tavole. Cazzo, flip 360 tail grab giu’ dagli scalini del Liceo Classico non me scorderò mai. Anche pompare degli sollazzi qua e la era un bomba.. cazzo adesso esco e vado a skateare!


Con tutto quello che fai riesci ancora a skateare? Con chi di solito e cosa skatei ?
Ecco.. dicevamo. A Vittorio Veneto dove vivo e lavoro io, Nico Vascellari e Emanuele Rossi abbiamo fondato OSSA NERE, la crew di skaters che adora il black metal e il noise. Ora siamo in 13, numero sacro e malefico. Tutti borchiati e stanchi. Gli spot fan cagare e quando ci si trova dopo 10 minuti abbiamo tutti il fiatone e tempo un’oretta siamo sfiniti per terra. E’ una cosa molto imbarazzante.



Sapresti dirmi tre cose/ragioni che ti fanno apprezzare una grafica sotto una tavola da skateboard ?
Il tempo ti fa vedere le cose con occhi diversi. Se una cosa è bella lo è per sempre. Io penso di aver concluso tante cose mediocri. Ora sto riflettendo un po’ di piu’ sulla funzione della grafica. Penso debba attirare ma non distrarre. Mi piacciono elementi geometrici. Mi piacciono i simboli. Mi piacciono le cose che scopri dopo lunga osservazione. Mi piace il colpo d’occhio e il dito scatto topo gatto.


Qual'è la stagione dell'anno che preferisci e perchè ?
Autunno, E’ ancora caldo e c’è una bella luce.

Tra i tuoi progetti musicali, forse il più conosciuto (almeno da me) è quello legato ai WithLove con cui hai suonato per un sacco di tempo. Parlo al passato perchè mi pare di aver capito che non ne fai più parte. Vuoi parlarcene ?
Discorso lungo..


Cheffai con la musica ora ?
La mia idea è di avvicinarmi molto lentamente alla musica come colonna sonora. Ora sto solidificando gli esperimenti intrapresi negli ultimi 10 anni. La musica è sempre stata molto presente nella mia vita, mai professionalmente. Ora gravito intorno alla cosiddetta musica Noise, che io definirei piu’ d’ambiente e attualmente suono batteria elettronica e basso con Women in the Woods, una valigia di effetti in solo come Ottaven, sorgenti acustiche filtrate con Nastro Mortal e il mouse con DjYouTube.

Hai fatto una marea di lavori legati alla musica. Cosa ti piace illustrare di più, la musica o lo skateboard e perchè?
Non farei grosse differenza. Mi da molta soddisfazione vedere i risultati. Amo i risultati e sono convinto che la meraviglia sta negli occhi di chi sa osservare.


Non so bene il motivo ma nel mio immaginario il nordest è una terra piuttosto pragmatica e poco stimolante dal punto di vista artistico. Non ho un vero e proprio motivo per pernsarlo e so di essere in errore viste le numerose realtà delle tue parti. Forse anche io sono vittima dello stereotipo del “nordest produttivo”. Tu che rapporto hai con la tua terra  e come influisce nei tuoi lavori ?
Io abito qui, ho viaggiato e viaggerò ancora molto. Ho sempre cercato posti dove vivere ma sono sempre tornato in italia. Mi piace qui anche se è difficile, anzi è difficile dappertutto. Io abito il mondo, preferisco pensare così. Tanto settimana prossima sono a Milano, fine ottobre inauguriamo uno spazio specialissimo qui a Vittorio Veneto, novembre lavorerò come un pazzo, dicembre 10 giorni in Francia, poi Roma, poi registrazioni, poi Londra e Los Angeles con Nico.. insomma sei sempre in giro. Casa voglio che sia in un bel posto, con un bel po’ di natura e aria pulita, niente stress da città.


Un libro, un film e un'artista che che consiglieresti a chi legge...
La Conquista dell’Inutile di W.Herzog ,
Aurora di F. W. Murnau,
Nico Vascellari.


Grazie Gio, alla prossima!






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